Appalti: i lembi preincollati della busta non bastano a ritenere sigillato il plico

 

Se il bando di gara richiede il sigillo e la controfirma sui lembi di chiusura della busta contenente la documentazione di gara, è legittima l’esclusione del concorrente che si limita ad utilizzare i lembi preincollati dal fabbricante con la dicitura “plico verificabile per ispezione postale”: è quanto affermato dal TAR Lombardia, Milano, sez. I, nella sent. 24 marzo 2020, n. 554.

Secondo i giudici, infatti, il termine “sigillo” richiede che la chiusura sia ermetica, in modo da impedire ogni accesso o rendere evidente ogni tentativo di apertura (TAR Sicilia, Catania, sez. II, sent. 5 marzo 2018, n. 497); ciò non accade con il solo utilizzo l’uso dei lembi preincollati della busta, perché insufficienti a garantire l’integrità, segretezza, identità, provenienza ed immodificabilità della documentazione (TAR Lazio, Roma, sez. II ter, sent. 13 giugno 2016, n. 6745).

 

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