I nuovi calcoli per l’indicatore dei tempi medi di pagamento

Il Ministero dell’Economia e del Bilancio, con la circolare n. 22 del 22 luglio scorso,  ha indicato, a tutte le pubbliche amministrazioni, i nuovi calcoli da effettuare, per la determinazione dei tempi medi di pagamento, a fronte delle modifiche intervenute con il D.l. n. 78/2015 in fase di conversione in legge.

In attuazione dell’articolo 41 del decreto-legge n. 66/2014, l’articolo 4, comma 4, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 ha integrato il comma 2, individuando alcuni pagamenti da escludere dal calcolo dell’indicatore :

  • i pagamenti effettuati mediante l’utilizzo delle anticipazioni di liquidità assegnate agli enti territoriali a carico delle Sezioni del “Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili” di cui all’articolo 1, comma 10, del decreto-legge 8  aprile 2013, n. 35, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  6  giugno 2013, n. 64;
  • i  pagamenti effettuati mediante l’utilizzo degli spazi finanziari concessi agli enti locali per il pagamento dei debiti pregressi, certi liquidi ed esigibili di parte capitale di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 8  aprile 2013, n. 35, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  6  giugno 2013, n. 64.

L’integrazione normativa intervenuta consente, pertanto, agli enti territoriali interessati di procedere alla rideterminazione dell’indicatore già calcolato per l’anno 2014, con le esclusioni di cui al predetto articolo 4, comma 4. Per uniformità e omogeneità dei dati rilevati, le stesse esclusioni saranno applicate nel calcolo degli indicatori riferiti ai periodi successivi all’anno 2014.

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