Assenza software specifico e carenza di personale: legittimo l’affidamento per redazione inventario

L’assenza di un software specifico e di personale formato per l’espletamento delle attività di inventario è una circostanza rilevante per escludere responsabilità erariale nell’affidamento esterno del servizio di redazione dell’inventario comunale: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. giurisdizionale per il Trentino Alto Adige, nella sent. n. 2/2022, pubblicata lo scorso 10 gennaio.

I giudici contabili hanno stigmatizzato l’operato della Procura che, nel valutare la legittimità dell’affidamento, ha omesso totalmente di confrontarsi con la predetta problematica, limitandosi a produrre in giudizio l’organigramma dell’ente.

Nel caso specifico, al momento dell’affidamento, il Comune aveva un organico ridotto e già utilizzato in tutte le altre incombenze ed attività dell’ente, così ripartito:

  • un dipendente con contratto part-time, responsabile del servizio finanziario;
  • un dipendente che si occupava di edilizia privata, urbanistica, ambiente, manutenzione del patrimonio nonché del coordinamento delle attività degli operai comunali;
  • un dipendente presso l’ufficio anagrafe, stato civile ed elettorale per 18 ore settimanali e presso la biblioteca comunale per le restanti 18 ore;
  • un dipendente presso l’ufficio segreteria, assente per malattia, e sostituito da una dipendente con minima esperienza ed assunta con contratto part-time di 20 ore settimanali;
  • un vicesegretario che si occupava della gestione associata di un servizio fra più Comuni.

 

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