Spese missioni gestite dall’economo come rimborsi anziché anticipi: l’irregolarità è solo formale

Se il regolamento economale dell’ente prevede che le spese per le missioni del personale siano gestite quali anticipazioni, si è dinanzi ad un’irregolarità solo formale se l’economo, anziché anticipare le somme e richiedere successivamente i documenti giustificativi della spesa, provvede al rimborso documentato dopo l’effettuazione della spesa: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. giurisd. per la Regione Marche, nella sent. n. 366/2021, depositata lo scorso 30 novembre.

Nel caso specifico, si era dinanzi ad una prassi consolidata che privilegiava l’utilizzo della formula del rimborso, soprattutto per le spese di missione di importo contenuto: secondo i giudici contabili, posto che le missioni erano comunque autorizzate dal responsabile dell’ufficio interessato, l’economo non può essere chiamato a rispondere di alcun addebito, pur in presenza di un comportamento non rispettoso del regolamento, non ravvisandosi alcun danno per l’ente.

 

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