Revisione annuale delle partecipazioni: si avvicina la scadenza del 31 dicembre

Ricordiamo che entro il prossimo 31 dicembre è necessario adottare la delibera di revisione annuale delle partecipazioni; si tratta di un preciso obbligo previsto dall’art. 20, comma 1, del TUSP (Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica – Decreto Legislativo n. 175/2016), secondo cui le amministrazioni pubbliche devono procedere, con cadenza annuale, alla ricognizione delle partecipazioni societarie, effettuando “con proprio provvedimento, un’analisi dell’assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione”.

L’ente che non possiede partecipazioni è comunque tenuto alla specifica comunicazione alla sezione regionale della Corte dei conti e alla struttura ministeriale di monitoraggio, come ricordato di recente la Corte dei conti, sez. reg. di contr. per la Sardegna, nella delib. n. 147/2020/VSG, depositata lo scorso 16 dicembre 2020.

Nell’ottica di rafforzate la cogenza dell’obbligo di ricognizione periodica, l’art. 20, comma 7, del TUSP prevede “la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di euro 5.000 a un massimo di euro 500.000, salvo il danno eventualmente rilevato in sede di giudizio amministrativo contabile, comminata dalla competente sezione giurisdizionale regionale della Corte dei conti”.

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