La corte costituzionale “boccia” la riforma madia
Interdata Cuzzola - Privati

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 251 del 25.11.2016, ha, di fatto, messo un duro stop alla riforma Madia, avendo riconosciuto e dichiarato la non costituzionalità di alcune norme della legge delega e, di conseguenza, travolgendo in toto, ovvero parzialmente, gran parte dei decreti delegati emessi in ragione della legge di delega. È bene ricordare che il nostro controllo di costituzionalità sulle leggi è un controllo successivo, e non preventivo, e che il principio di legalità costituzionale esige che le leggi in contrasto con la lettera e lo spirito della Carta costituzionale siano dichiarate invalide e non producano più effetti. Ciò posto, lo stop della Consulta era obbligato, anche in considerazione del fatto che la revisione costituzionale – sottoposta a referendum confermativo nei prossimi giorni – nulla modifica in questa materia, ossia nel giudizio di costituzionalità delle leggi, pertanto, anche sotto l’imperio della “nuova” Costituzione, se mai verrà alla luce, nulla sarebbe cambiato.

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