Gestione Performance in Outsourcing
Interdata Cuzzola Srl

La società Interdata Cuzzola s.r.l., ad oggi, vanta un’ampia ed innovativa offerta di servizi di consulenza per gli Enti Pubblici, che mira al raggiungimento della massima efficienza gestionale nelle amministrazioni pubbliche; ciò si traduce, in termini operativi, in un concreto miglioramento qualitativo nelle prestazioni e, nel rapporto costi-benefici, in un vantaggio economico per l’Ente.

In questo scenario, alcune offerte sono rivolte alle “opportunità” offerte dall’ordinamento per rendere più virtuosa la gestione dell’Ente e per reperire ulteriori risorse finanziarie, in virtù della congiuntura economica particolarmente sfavorevole; altre sono rivolte agli “adempimenti” di legge che, in quanto tali, si accompagnano a potenziali sanzioni ed hanno una indiscutibile incidenza nella vita quotidiana dell’Ente.

Nell’ambito dei servizi di consulenza rivolti agli “adempimenti” di legge, la società Interdata Cuzzola s.r.l. si occupa anche di “Gestione della Performance in Outsourcing”.

Con il decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150 (“Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”), attuativo della legge 4 marzo 2009 n. 15 (“Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei conti“), è stato introdotto il concetto di performance nella Pubblica Amministrazione, determinando l’articolazione del ciclo della Performance ed individuando la metodologia per la misurazione, la gestione e le valutazione della Performance di un’amministrazione pubblica.

Di fatto i principi fissati con il citato decreto legislativo non sono del tutto estranei al nostro ordinamento. Infatti, il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 (“Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59”) contiene i principi generali dei controlli interni e dispone che le pubbliche amministrazioni esercitino quattro tipi di controllo interno: controllo di regolarità amministrativa e contabile; controllo di gestione; valutazione della dirigenza; valutazione e controllo strategico.

Il ciclo di gestione della performance si articola nelle seguenti fasi:

  1. a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori;
  2. b) collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse;
  3. c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi;
  4. d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale;
  5. e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito;
  6. f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi” (Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150).

Con delibera del 28.10.2010 n° 112, la Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità (CIVIT) delle PA ha approvato la “Struttura e modalità di redazione del Piano della performance” (articolo 10, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150), fornendo le istruzioni operative per la predisposizione del documento programmatico:

Il Piano è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance (articolo 4 del decreto). È un documento programmatico triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target. Il Piano definisce dunque gli elementi fondamentali (obiettivi, indicatori e target) su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance”. (D.Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150)

Secondo quanto previsto dall’articolo 10, comma 1, del decreto, all’interno del Piano vanno riportati:

  • gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi;
  • gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione;
  • gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori.” (Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150).

In via generale, quindi, ogni amministrazione pubblica è tenuta:

  • a misurare e valutare la performance con riferimento all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative, o aree di responsabilità in cui si articola, e ai singoli dipendenti;
  • ad adottare metodi e strumenti idonei a misurare, valutare e premiare la performance individuale e quella organizzativa, secondo criteri strettamente connessi al soddisfacimento dell’interesse del destinatario dei servizi e degli interventi;
  • ad adottare le modalità e gli strumenti di comunicazione che garantiscono la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni della performance, al fine di rendere tangibili strumenti e vision.

Obiettivo della misurazione e della valutazione della performance sono:

  • il miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle PA;
  • la crescita delle competenze professionali nel pubblico impiego, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione dei premi per i risultati perseguiti e raggiunti.

L’elemento innovativo della riforma Brunetta è insito nella valutazione della Performance sia organizzativa che individuale, cui ne deriva una connotazione di concetto articolato e multidimensionale.

Per le pubbliche amministrazioni, la gestione della Performance ha sempre rappresentato, e rappresenta tuttora, un problema complesso, che, tuttavia, con un buon ciclo di gestione ed interventi integrati, può contribuire in modo decisivo a migliorare i processi decisionali e i rapporti con cittadinanza.

Pur trattandosi di “adempimenti” di legge, che, come tali, andrebbero gestiti dall’Ente nell’ambito della propria attività organizzativa ordinaria, i vantaggi della consulenza in Outsourcing sono anche di natura gestionale, alla luce della costante carenza di risorse umane, patita dagli Enti pubblici, rispetto la mole di adempimenti obbligatori; ciò, spesso, si traduce nella produzione di atti imperfetti, riducendo la qualità delle prestazioni e dei servizi inerenti  le funzioni fondamentali di gestione, e generando, di conseguenza, risultati non rispondenti alle esigenze dell’amministrazione ed ancor meno a quelle della comunità locale.

Una buona gestione del ciclo della Performance può, invece, migliorare le situazioni di contesto in cui si trovano a vivere ed operari cittadini e imprese, semplificando radicalmente i rapporti con l’istituzione pubblica; a ciò si aggiunga l’evidente valore etico insito nel premiare la meritocrazia, unica via percorribile per garantire il miglioramento dei risultati e per perseguire la crescita professionale dei dipendenti pubblici.

Il buon funzionamento di un Ente passa attraverso un approccio collaborativo, dove le diverse visioni degli organi amministrativi, dirigenziali e dei dipendenti pubblici si integrano e convergono in modo univoco verso il benessere della collettività, attraverso la sana gestione della cosa pubblica. La valutazione, infatti, è un processo che dispiega i suoi effetti attraverso la partecipazione, incidendo sul mutare delle regole stabilite dai vertici attraverso le interazioni con gli attori di tutti i livelli della gerarchia amministrativa.

La società Interdata Cuzzola s.r.l., con l’ausilio di innovazioni organizzative, attraverso il servizio di consulenza “Gestione della Performance in Outsourcing”, si propone di affiancare, assistere e tutelare l’Ente convenzionato in tutte le fasi del ciclo della Performance:

  • predisposizione del Piano della performance,
  • costruzione dell’albero della performance,
  • individuazione degli obiettivi strategici ed operativi,
  • gestione degli indicatori,
  • integrazione con il ciclo del bilancio,
  • governance del ciclo di programmazione e controllo,
  • misurazione e valutazione organizzativa,
  • pianificazione e monitoraggio del miglioramento,
  • rapporto con gli stakeholder.

Occorre, infatti, predisporre sistemi valutativi capaci di cogliere gli elementi distintivi dei contesti istituzionali, amministrativi e socio-conomici in cui si va ad operare.

Alla luce dell’esperienza maturata dalla società Interdata Cuzzola s.r.l., attraverso il ciclo ella Performance e a determinate condizioni, l’Amministrazione può identificare le potenzialità individuali presenti all’interno della sua struttura, promuovendone la crescita, e ciò si traduce in una migliore performance organizzativa generale, con indubbi benefici di carattere sociale e civile, in una ottica di sviluppo.

La Interdata Cuzzola s.r.l. opererà in perfetta sinergia con gli Uffici Comunali, fornendo il supporto tecnico-giuridico nella produzione degli atti amministrativi, curando il rispetto delle normative, alla luce dei continui aggiornamenti, al fine di prevenire, per quanto possibile, la produzione di atti illegittimi e/o impugnabili. Il servizio, inoltre, sarà garantito sia presso le sedi istituzionali, che in remoto, attraverso i moderni canali di comunicazione informatica e digitale, offrendo, in tale modo, un servizio costante, a carattere privilegiato.

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