Approvazione o diniego del piano di riequilibrio: i parametri valutati dalla Corte dei conti

Nella fase di approvazione ovvero di diniego del piano di riequilibrio, la valutazione della Corte dei conti afferisce, precipuamente, all’esame dei dati contabili riportati nella documentazione in atti, sia in termini di attendibile determinazione della massa passiva sia in termini di congruità degli interventi previsti per il suo graduale riassorbimento: è quanto evidenziato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. Lazio, nella delib. n. 100/2025/PRSP, depositata il 1° ottobre 2025.

Inoltre, assume importanza decisiva, ai fini della valutazione in parola, non solo della documentazione contabile presente alla data di adozione del provvedimento consiliare di approvazione del PRFP, ma anche dei dati di rilevazione dinamica, disponibili in occasione dell’esame del piano da parte della Corte.

Nel caso specifico, nell’approvare il piano di riequilibrio del comune, la Corte ha favorevolmente tenuto conto della notevole riduzione della posizione debitoria, rispetto all’importo originario che aveva determinato il ricorso al piano, ottenuta dal comune a seguito della sottoscrizione di un accordo per la riqualificazione e la valorizzazione di un complesso immobiliare tra l’ente locale ed altre PP.AA. che aveva determinato, in capo a queste ultime, la compartecipazione al debito.

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