Fondo per la demolizione delle opere abusive: aperto il bando

Ricordiamo che dallo scorso 2 maggio e fino alle ore 12 del prossimo 2 giugno, i Comuni possono presentare domanda online di accesso al fondo per la demolizione delle opere abusive di cui all’art. 1, comma 26, della Legge n. 205/2017.

Tutte le informazioni possono essere reperite al link https://fondodemolizioni.mit.gov.it/login.

I contributi riguardano interventi ancora da eseguire e sono concessi a copertura del 50% del costo degli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire di cui all’art. 31 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, per i quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti.

Sono incluse le spese tecniche e amministrative, nonché quelle connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni.

Per quanto concerne la contabilizzazione delle somme, riportiamo il punto 3.20-ter del principio applicato 4/2 allegato al Decreto Legislativo n. 118/2011:

Le anticipazioni di risorse dal fondo per le demolizioni delle opere abusive di cui all’art. 32, comma 12, del D.L. 269/2003 sono rimborsate dai Comuni alla CDP S.p.A. entro 60 giorni dall’effettiva riscossione delle somme a carico dei responsabili degli abusi, e in ogni caso, trascorsi cinque anni dalla data di concessione delle anticipazioni (art. 1, comma 1 del Decreto MEF 23 luglio 2004).

Pertanto, l’obbligazione giuridica concernente il rimborso dell’anticipazione, che è a carico dei comuni, è esigibile nel medesimo esercizio in cui l’anticipazione è erogata. Conseguentemente, l’impegno di spesa riguardante il rimborso dell’anticipazione è imputato al medesimo esercizio dell’accertamento dell’entrata derivante dall’anticipazione.

L’anticipazione erogata dalla CDP S.p.A., nel presupposto che sia stata già accertata l’entrata nei confronti degli autori degli abusi e impegnata la spesa per l’effettiva demolizione dell’opera abusiva, è registrata come segue:

  1. l’entrata derivante dall’anticipazione da parte della CDP S.p.A. è accertata nel titolo 6 delle entrate “Accensione di prestiti”;
  2. la spesa riguardante il rimborso dell’anticipazione alla CDP S.p.A. è impegnata nel titolo 4 della spesa con imputazione al medesimo esercizio dell’accertamento di cui alla lettera a).

Considerato il rischio di non riscuotere il credito vantato nei confronti del responsabile dell’abuso, la massima attenzione deve essere dedicata alla quantificazione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità riguardante l’entrata accertata nei confronti degli abusi edilizi. Nel rispetto del principio della prudenza, l’entrata accertata nei confronti degli autori dell’abuso edilizio è accantonata in bilancio nel FCDE per un importo pari almeno al 20% destinata a confluire nel risultato di amministrazione. Nel bilancio degli esercizi successivi è accantonata nel FCDE una quota pari almeno al 20% del residuo attivo sino al momento della restituzione totale dell’anticipazione alla CDP.

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