La natura del conto consuntivo secondo la giurisprudenza amministrativa

Il conto consuntivo è il documento contabile che riassume l’andamento finanziario dell’ente in un determinato periodo di tempo, corrispondente all’anno finanziario, riportando le variazioni intervenute sotto il profilo economico-patrimoniale in quell’arco temporale: è quanto evidenziato dal TAR Calabria, Catanzaro, sez. I, nella sent. 19 ottobre 2021, n. 1820.

Nell’occasione è stato anche ricordato che il controllo di legittimità del conto consuntivo non può in alcun modo trasformarsi in una valutazione nel merito della gestione economico finanziaria dell’Ente: il conto consuntivo può ben essere legittimo anche quando la gestione economico-finanziaria dell’Ente sia stata irragionevole e scriteriata, purché il conto rappresenti in maniera veritiera, chiara e trasparente le vicende patrimoniali verificatesi nel corso dell’esercizio finanziario.

I giudici calabresi hanno richiamato la sent. 10 luglio 2015, n. 3671, del TAR Campania, Napoli, sez. I, nella quale i giudici partenopei aveva chiarito come la relazione tra bilancio di previsione e conto consuntivo va colta esclusivamente sul piano della programmazione dell’attività e dei movimenti finanziari verificatisi, nonché della verifica dei dati contabili dell’ente e non già in termini di certificazione o validazione giuridica dell’uno (il conto consuntivo) rispetto all’altro (bilancio di previsione).

 

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