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Legittimo l’affidamento del servizio di redazione dell’inventario in mancanza di personale qualificato

L’indisponibilità di personale qualificato giustifica il ricorso all’affidamento del servizio di redazione dell’inventario dell’ente locale: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. giurisdizionale per il Trentino, sede di Trento, nella sent. n. 97/2021, depositata lo scorso 30 agosto.

I giudici hanno evidenziato che il servizio in questione richiede alcune competenze non necessariamente riscontrabili in tutti i dipendenti: ed infatti, nel caso specifico, tali competenze sono state riconosciute, in ragione del titolo di studio acquisito e delle mansioni svolte, solo in capo a cinque dei diciotto dipendenti (un analista contabile, due ragionieri, un addetto alla contabilità aziendale, un dottore in economia e commercio): di questi, quattro erano già utilizzati presso l’ufficio finanziario e, in due casi su cinque, con orario di lavoro ridotto ed un quinto dipendente svolgeva le funzioni di responsabile della gestione dell’asilo sovracomunale.

In sintesi, perciò, tutti i dipendenti astrattamente idonei erano già gravati di rilevanti compiti di responsabilità e importanti carichi di lavoro: conseguentemente, la Corte ha riconosciuto l’assenza di responsabilità in capo ai convenuti che aveva provveduto, per due volte in due esercizi diversi, ad affidare l’incarico di redazione dell’inventario ad un operatore economico esterno.