Il revisore declassato mantiene l’incarico in corso

Il revisore che, in sede di dichiarazione degli incarichi svolti, abbia commesso un errore e, conseguentemente, venga declassato, può comunque essere nominato e può proseguire l’incarico in corso: è quanto affermato dal Ministero dell’Interno in un parere pubblicato lo scorso 9 febbraio (consultabile al seguente link: https://dait.interno.gov.it/pareri/98762), relativo ad un revisore che aveva erroneamente indicato il triennio in cui aveva svolto un incarico presso un ente.

Tale conclusione è coerente con quanto previsto dall’avviso allegato al Decreto Ministeriale del 23 ottobre 2020, contenente le modalità ed i termini per l’iscrizione nell’elenco dei revisori degli EE.LL. per il 2021: in particolare, in detto avviso è espressamente previsto che “Nel caso in cui l’iscritto abbia svolto l’incarico di revisore presso un ente locale per la durata di un triennio ma abbia autocertificato un periodo che si discosta di oltre un anno da quello effettivo o abbia digitato un altro ente, si procederà al declassamento alla fascia inferiore. Detto declassamento non comporta la cessazione degli incarichi in corso anche presso gli enti della fascia eliminata”.

In pratica, il declassamento rappresenta una sanzione diretta a prevenire errori di attenzione e precisione nell’inserimento dei dati nella domanda ma non mette in discussione il requisito.

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