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L’importanza del regolamento sulle spese di rappresentanza secondo la Corte dei conti

 

 

È opportuno che il Comune adotti uno specifico regolamento disciplinante le spese di rappresentanza: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per l’Abruzzo, nella delib. n 140/2020/PRSP del 9 luglio 2020.

Secondo i giudici, infatti, in coerenza con i principi generali di coordinamento della finanza pubblica, le limitazioni imposte dall’art. 6, comma 8, del DL n. 78/2010 hanno come obiettivo il contenimento delle spese di rappresentanza che, essendo non direttamente collegate all’ordinaria attività gestionale dell’ente locale, possono sottrarre risorse che potrebbero, invece, essere destinate a garantire migliori servizi al cittadino.

L’adozione di un regolamento in materia, data la natura facoltativa e non necessaria delle spese di rappresentanza, che sono, quindi, da considerarsi recessive rispetto ad altre spese della pubblica amministrazione, permette, oltre al rispetto dei principi di trasparenza e di imparzialità, una gestione amministrativa–contabile non discrezionale, rispettosa di norme adottate in precedenza, inserite, quindi, nella più ampia programmazione dell’Ente, garantendo, così, l’efficacia dell’attività ordinaria e un costante monitoraggio del contenimento della spesa, come imposto dalla vigente normativa.