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Indicizzazione delle pagine della sezione “Amministrazione trasparente”: i chiarimenti dell’ANAC

L’ANAC, con un comunicato del Presidente del 1° luglio 2020 (http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/Comunicazione/News/_news?id=2e62f8e00a7780421d69d3b6b3350523), ha richiamato le amministrazioni e gli organismi indipendenti di valutazione al puntuale rispetto della normativa anche in materia di apertura dei dati e di indicizzazione delle pagine.

L’Autorità ha, infatti, constatato la prassi di alcune amministrazioni volta a impedire ai motori di ricerca web di indicizzare le pagine della sezione “Amministrazione trasparenza” (AT).

Come è noto, la sezione AT di cui l’art. 9 del Decreto Legislativo n. 33/2013 contiene i dati, le informazioni e i documenti pubblicati ai sensi della normativa vigente e assicura, in tal modo, la piena accessibilità delle informazioni pubblicate; prevede, inoltre, che le amministrazioni non possano disporre filtri e altre soluzioni tecniche atte ad impedire ai motori di ricerca web di indicizzare ed effettuare ricerche all’interno della sezione AT.

L’utilizzo di filtri o soluzioni similari, impedendo la ricercabilità e il riutilizzo delle informazioni, è chiaramente contrario al perseguimento degli obiettivi generali della trasparenza amministrativa.

Al riguardo, l’ANAC ha rammentato le disposizioni contenute all’art. 7 del citato Decreto Legislativo n. 33/2013 in materia di riutilizzabilità dei dati, secondo cui i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente, resi disponibili anche a seguito di accesso civico, sono pubblicati in formato di tipo aperto e sono riutilizzabili con l’obbligo di citare la fonte e di rispettarne l’integrità.

Indicazioni operative relative al formato dei dati sono contenute nel documento tecnico (allegato 5) della delibera ANAC 4 marzo 2020 n. 213 concernente le attestazioni degli OIV, o strutture con funzioni analoghe, in scadenza il prossimo 31 luglio con riferimento ai dati pubblicati al 30 giugno. Proprio con la delibera n. 213/2020, l’ANAC ha richiesto per la prima volta agli organismi indipendenti di valutazione, o strutture con funzioni analoghe, un’attestazione generale riguardo all’assenza di filtri e/o soluzioni tecniche volti a impedire ai motori di ricerca di indicizzare ed effettuare ricerche all’interno della sezione «Amministrazione Trasparente» o «Società Trasparente».
Per questa ragione l’Autorità richiama le amministrazioni e gli OIV, in quanto tenuti ad attestare l’avvenuta pubblicazione dei dati, al puntuale rispetto della normativa anche in materia di apertura dei dati e di indicizzazione delle pagine contenute nella sezione Amministrazione Trasparente, adottando tuttavia specifici accorgimenti in relazione alla pubblicazione di atti e documenti contenenti dati a carattere personale, come previsto dall’art. 7-bis del Decreto Legislativo n. 33/2013.

L’ANAC ha segnalato, altresì, alcune cautele per i dati a carattere personale dettate dall’art. 7-bis, del Decreto Legislativo n. 33/2013: in particolare, gli obblighi di pubblicazione dei dati personali diversi dei dati sensibili e giudiziari comportano la possibilità di una diffusione dei medesimi  attraverso siti istituzionali, nonché il loro trattamento secondo modalità che ne consentono la indicizzazione e la rintracciabilità tramite i motori di ricerca web e il loro riutilizzo, ma nel rispetto dei principi sul trattamento dei dati personali.

Tali regole sono strettamente connesse alla realizzazione della piena trasparenza amministrativa e alla effettiva disponibilità e riutilizzabilità dei dati pubblicati.

Alla luce di quanto sopra considerato, l’Autorità ha richiamato le amministrazioni e gli OIV, in quanto soggetti competenti ad attestare l’avvenuta pubblicazione dei dati, al puntuale rispetto della normativa anche in materia di apertura dei dati medesimi e di indicizzazione delle pagine contenute nella sezione Amministrazione trasparente.