FAQ anticipazione liquidità: le risposte dell’IFEL sui debiti in PCC

Proseguendo nell’analisi delle FAQ che l’IFEL ha pubblicato  in relazione all’ anticipazione di liquidità in corso e consultabili al seguente link https://www.fondazioneifel.it/documenti-e-pubblicazioni/item/download/4121_c57df4705c13066e0c34f9193df310c9, ci occupiamo adesso di quelle relative ai debiti in PCC.

 

DEBITI IN PCC

 

14) Debiti maturati al 31.12.2019 ma non inseriti in piattaforma perché non hanno fattura elettronica possono essere inseriti?

Sì, previo inserimento in PCC della fattura (cartacea) o del documento equivalente corrispondente e purché il debito sia commerciale.

Al riguardo si ricorda che la PCC acquisisce automaticamente i dati delle fatture elettroniche dal Sistema di Interscambio e che per le cd fatture analogiche (precedenti all’obbligo di fatturazione elettronica) e per i documenti equivalenti, anche anteriori al 2014, l’ente provvede al caricamento in piattaforma.

Una volta caricati, i documenti saranno visualizzati e selezionabili per la compilazione della dichiarazione se la data di ricezione specificata nel sistema PCC all’atto dell’inserimento è non successiva al 31.12.2019. Si ricorda che se l’inserimento è avvenuto con la modalità online è necessario valorizzare la data di ricezione attraverso la funzione “Fatture/Ricezione fatture”; per le fatture caricate in PCC tramite caricamento massivo, è necessario compilare la sezione “data ricezione” del modello 002.

 

15) Per fatture non inserite in PCC perché precedenti ad attivazione di piattaforma elettronica ed oggi, dopo decenni, riconosciute come debito fuori bilancio vi è possibilità di soluzione per richiesta di anticipazione?

Cfr. risposta precedente. Si consideri anche che il sistema PCC consente l’immissione dei dati riferiti a fatture emesse prima del 1° luglio 2014.

 

16) Ma i debiti in PCC possono essere selezionati?

Sì. Attraverso la funzione di compilazione della Dichiarazione PCC dei debiti, messa a disposizione dalla piattaforma e necessaria alla richiesta di anticipazione di liquidità, l’ente locale può selezionare, all’interno dell’elenco delle fatture che concorrono ai debiti commerciali certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019, la lista delle fatture per le quali intende chiedere l’anticipazione.

 

17) Si possono inserire debiti non presenti in PCC?

Possono essere oggetto di richiesta di anticipazione i debiti commerciali presenti in PCC. L’ente in possesso di una fattura (cartacea) o di un documento equivalente non presente in PCC può inserirla in piattaforma e includere il debito corrispondente nella richiesta di anticipazione.

 

18) È possibile aderire all’Anticipazione di Liquidità nel caso in cui il Comune non abbia provveduto ad allineare la PCC?

Qualora vi siano disallineamenti fra le registrazioni contabili e le informazioni registrate in PCC, il Comune può procedere alla richiesta di anticipazione previa operazione di allineamento, almeno con riguardo al debito/fatture che intende selezionare ed includere nella Dichiarazione PCC dei debiti.

Si ricorda che l’ente è tenuto ad allineare i dati di PCC con quanto risulta nella propria contabilità e che, in ogni caso, CDP verificherà l’avvenuto pagamento delle fatture attraverso le informazioni registrate in PCC.

Per l’allineamento valgono le seguenti informazioni:

– per le fatture emesse e pagate al 31/12/2017 è possibile utilizzare la procedura massiva semplificata, compilando il Modello 003 ed inserendo nella colonna “Azione” la sigla CMP, con cui non occorre specificare i dati del pagamento per le singole fatture;

– per le fatture successive occorrerà registrare il pagamento secondo le consuete modalità PCC.

Per gli enti in regime SIOPE+ è importante che gli enti verifichino con la propria software-house le cause di mancato allineamento automatico. In ogni caso, qualora non fosse possibile effettuare una variazione dei mandati, bisognerà attivare la funzione di eccezione delle registrazioni dei pagamenti e successivamente registrare i pagamenti sulle fatture.

 

19) Il Dl 35/2013 permetteva di inserire anche alla data del 31 dicembre 2012, ovvero dei debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente, quindi non necessariamente presenti in PCC.

Il dl Rilancio, a differenza del dl 35/2013 che non parlava espressamente di debiti commerciali, individua con chiarezza i debiti che gli enti beneficiari possono pagare utilizzando le anticipazioni di liquidità. Si tratta dei “debiti certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali”. Si segnala che la piattaforma dei crediti commerciali – nata nel 2012 come strumento per la certificazione dei crediti commerciali vantati nei confronti degli enti (dl n. 35/2013) – ha assunto la funzione di piattaforma per il monitoraggio dei debiti commerciali della PA soltanto a partire dal 1° luglio 2014 (dl n. 66/2014). In ogni caso, si ricorda che la PCC acquisisce automaticamente i dati delle fatture elettroniche dal Sistema di Interscambio e che per le fatture cartacee e per i documenti equivalenti sussiste in capo all’ente l’obbligo di caricamento in piattaforma qualora non abbia provveduto il creditore.

 

20) Non tutte le fatture presenti in PCC rappresentano un credito certo liquido ed esigibile, perciò è possibile modificare l’elenco della PCC?

Attraverso la Dichiarazione PCC dei debiti, necessaria per richiedere l’anticipazione di liquidità, l’ente locale può selezionare la lista delle fatture che intende pagare con l’anticipazione. All’ente è consentito selezionare fra le fatture non chiuse e ricevute entro il 2019 quelle che si intende pagare con le anticipazioni in questione. Più precisamente, l’ente, all’atto della selezione delle fatture, avrà visibilità delle sole fatture caratterizzate dallo stato “In Lavorazione” e “Ricevuta” e con data di ricezione non successiva al 31/12/2019, con esclusione delle note di credito. Non sono inoltre selezionabili le fatture inserite in una richiesta di anticipazione già erogata relativa al D.Lgs. n.231/2002.

 

21) In realtà dalla bonifica della PCC ho notato che neppure SIOPE+ ha migliorato la situazione, in quanto risultano dei mandati da noi pagati ma che in PCC risultano non pagati… mah!!

Le suggeriamo di verificare, eventualmente tramite un approfondimento specifico (siopelus@fondazioneifel.it; pcc@fondazioneifel.it), le motivazioni del mancato aggiornamento automatico che in molti casi si risolvono attivando anche la software-house.

In generale, per l’allineamento valgono le seguenti informazioni:

– per le fatture emesse e pagate al 31/12/2017 è possibile utilizzare la procedura massiva semplificata, compilando il Modello 003 ed inserendo nella colonna “Azione” la sigla CMP, con cui non occorre specificare i dati del pagamento per le singole fatture;

– per le fatture successive occorrerà registrare il pagamento secondo le consuete modalità PCC.

Per gli enti in regime SIOPE+ è importante che gli enti verifichino con la propria software-house le cause di mancato allineamento automatico. In ogni caso, qualora non fosse possibile effettuare una variazione dei mandati, bisognerà attivare la funzione di eccezione delle registrazioni dei pagamenti e successivamente registrare i pagamenti sulle fatture.

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