FAQ anticipazione liquidità: le risposte dell’IFEL su procedura, tempi e modalità operative

L’IFEL ha pubblicato una serie di FAQ sull’anticipazione di liquidità in corso, consultabili al seguente link: https://www.fondazioneifel.it/documenti-e-pubblicazioni/item/download/4121_c57df4705c13066e0c34f9193df310c9; riportiamo le risposte a beneficio dei nostri lettori.

 

PROCEDURA, TEMPI E MODALITÀ OPERATIVE

 

1) Si può chiedere una anticipazione per un importo inferiore al debito commerciale al 31/12/2019?

Sì. Attraverso la funzione di compilazione della Dichiarazione PCC, messa a disposizione dalla piattaforma e necessaria alla richiesta di anticipazione di liquidità, l’ente locale può selezionare, all’interno dell’elenco delle fatture che concorrono ai debiti commerciali certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019, la lista delle fatture per le quali chiedere l’anticipazione.

 

2) Si può procedere al pagamento dei debiti al 31/12/2019 successivamente all’invio della domanda di anticipazione e prima di ricevere l’erogazione?

La norma non esclude questa possibilità. Si invitano gli enti a verificare quanto si dichiara nel contratto, in cui si attesta la veridicità delle dichiarazioni.

 

3) Il pagamento ai fornitori pertanto viene effettuato solo dopo il 15 ottobre?

Cfr. risposta precedente.

 

4)Vi è una soluzione per quelle fatture di cui le ditte creditrice chiedono il pagamento in tempi brevi senza aspettare la tempistica prevista per l’incasso dell’anticipazione? Come affrontare la situazione dei creditori che non vogliono aspettare?

Cfr. risposta 2.

 

5)Buongiorno, l’operazione richiede il parere dell’organo di revisione?

Non è necessario il parere dell’organo di revisione. L’organo di revisione deve verificare la corretta contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità nell’esercizio di incasso, l’accantonamento nel risultato di amministrazione e la rilevazione della quota dispesa in tutti gli anni di ammortamento dell’anticipazione. Il dl Rilancio, infatti, prescrive, con riferimento alla richiesta, che l’ente presenti alla Cassa depositi e prestiti “la richiesta di anticipazione sottoscritta dal rappresentante legale e corredata dall’attestazione di copertura finanziaria delle spese concernenti il rimborso delle rate di ammortamento, verificata dall’organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile”.

 

6) Qual è l’importo massimo dell’anticipazione che si può richiedere?

Per le anticipazioni destinate al pagamento di debiti commerciali, l’importo massimo che si può richiedere è pari all’ammontare dei debiti commerciali certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2019 come rappresentati nel sistema PCC.

Per le “Anticipazioni decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231” destinate al rimborso dell’importo in linea capitale dell’anticipazione concessa ai sensi dell’articolo 4, commi da 7-bisa 7-novies, del d.lgs. n. 2 del 2002 e già erogata al 15 giugno 2020, l’importo che si può richiedere deve essere uguale o inferiore a quello indicato con la precedente dichiarazione.

 

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