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Appalti: errore sull’indicazione dell’iva nell’offerta

Un’offerta economica che, nell’ambito di una procedura di gara, indica contemporaneamente l’esenzione dell’IVA e l’applicazione della stessa al 4% nella determinazione del prezzo non può essere ritenuta suscettibile di chiarimenti o integrazioni in ambito di soccorso istruttorio perché l’integrazione andrebbe in tal caso a modificare sostanzialmente l’offerta iniziale e, pertanto, comporta l’esclusione dalla gara: è quanto sostenuto dal TAR Campania, Napoli, sez. II, con sent. 25 settembre 2019, n. 2560.

Il soccorso istruttorio, infatti, è uno strumento volto solo a chiarire ed integrare dichiarazioni o documenti già prodotti in gara nel caso in cui la commissione di gara li ritiene incompleti o semplicemente irregolari sotto un profilo formale ed è esclusa la sua applicabilità nel caso degli elementi afferenti le offerte (cfr., ad esempio, TAR Lazio, Roma, sez. II, sent. 14 giugno 2018, n. 6655), come previsto anche dall’art. 83 comma 9 del Codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n. 50/2016).

Infatti, diversamente, se si acconsentisse all’offerente di formare atti in data successiva a quella di scadenza del termine di presentazione delle offerte, si concretizzerebbe una disparità di trattamento rispetto alle altre imprese partecipanti alla procedura di gara che invece si sono attenute al termine di scadenza previsto dalla gara.