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Dal patto di stabilità al saldo di finanza pubblica

Il 22 dicembre 2015 sono state approvate le nuove disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, ovvero la nuova legge di Stabilità per il 2016 (Legge n. 208/2015).

A decorrere dall’anno 2016, cessano di avere applicazione l’art. 31 della Legge n. 183/2011 e tutte le norme concernenti la disciplina del Patto di stabilità interno degli enti locali, nonché i commi 461, 463, 464, 468, 469 e i commi da 474 a 483 dell’articolo 1 della Legge n. 190/2014.

Fatti salvi, però, gli adempimenti degli enti locali relativi al monitoraggio e alla certificazione del Patto di stabilità interno 2015, di cui ai commi 19, 20 e 20-bis dell’art. 31 della Legge n. 183/2011, nonché l’applicazione delle sanzioni in caso di mancato rispetto del Patto di stabilità interno relativo all’anno 2015.

Il Patto di Stabilità Interno, conosciuto anche con l’acronimo PSI, nasce in seguito ad un accordo stipulato, nel 1997, dai Paesi membri dell’Unione Europea, al fine di vincolare le politiche di bilancio pubblico e indurre i vari Stati a rimanere in linea con i requisiti di adesione all’Eurozona.

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