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Le scritture in “partita doppia”. Le variazioni economiche e le variazioni finanziarie

 

L’articolo 2 del D.lgs. n. 118/2011 ha introdotto una novità sostanziale nella contabilità finanziaria degli Enti e, più precisamente, in tema di rilevazione dei fatti di gestione. Gli Enti, infatti, dovranno adottare un sistema contabile integrato, che “garantisca la rilevazione unitaria dei fatti gestionali nei loro profili finanziario ed economico-patrimoniale”. La ratio della modifica normativa sta nell’intento di ottimizzare le rilevazioni economiche di un Ente, allo scopo di rappresentare in modo veritiero e corretto tutte le “utilità economiche” acquisite e impiegate nel corso dell’esercizio, non direttamente misurabili dalle rilevazioni finanziarie.

La rilevazione delle manifestazioni economiche e finanziarie, quindi, sarà registrata attraverso il sistema della “Partita Doppia”, la cui origine risale al 1300, come metodo utilizzato, per lo più dai mercanti, per la rilevazione e la registrazione delle operazioni di vendita e acquisto, sino a diventare il sistema di rilevazione delle banche e dei comuni. Secondo tale metodo, i fatti di gestione devono essere osservati sotto due aspetti principali: un aspetto originario, che è alla base della rilevazione contabile (es. acquisto merci e materie prime), ed un aspetto derivato, che è la conseguenza del primo aspetto (es. insorgenza del debito nei confronti del mio Fornitore che ha ceduto la merce o la materia prima acquistata).

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